È on-line la settima edizione della Guida ai Migliori Vini della Sardegna: numeri e qualità da record
Oltre 800 vini degustati di cui 385 campioni risultati meritevoli di recensione, e cioè capaci di centrare un punteggio di oltre 90/100. Una riprova del livello medio davvero impressionante raggiunto dalla produzione enoica della regione.
La Guida è organizzata in 38 sottosezioni, per indagare capillarmente tutte le realtà territoriali ed espressive dell’Isola. Ecco allora non “il” Cannonau, ma “i” Cannonau; non “il” Vermentino ma “i” Vermentino, e via tutti gli altri vitigni indigeni e tutte le principali tipologie produttive del “piccolo continente” in bottiglia che vede a ogni vendemmia crescere la sua reputazione.
118 vini (quasi un terzo di quelli recensiti) sono stati capaci di superare i 98 punti raggiungendo la Standing Ovation (il massimo riconoscimento), di cui 8 hanno raggiunto 100/100.
Sono i numeri (alcuni, i più significativi) della Guida numero 7 dedicata ai Vini della Sardegna di Vinodabere.it, ora finalmente in rete tutta intera (link: https://vinodabere.it/guida-ai-migliori-vini-della-sardegna-2025-di-vinodabere-la-guida-completa/)
Tutte le degustazioni avvengono rigorosamente alla cieca e in panel, con punteggio finale desunto dalla media aritmetica dei giudizi degli assaggiatori/autori: la Guida è curata dai giornalisti Maurizio Valeriani e Antonio Paolini con la collaborazione di Salvatore Del Vasto, Paolo Frugoni, Maurizio Gabriele, Emanuele Giannone, Luca Matarazzo, Daniele Moroni, Gianmarco Nulli Gennari, Pino Perrone, Emanuela Pistoni, Stefano Puhalovich, Franco Santini, Gianni Travaglini, Paolo Valentini.
La filosofia che sta dietro la Guida è la voglia di raccontare e far conoscere sempre più realtà vinicole – accendendo riflettori anzitutto su quelle meno in vista – della Sardegna. Accanto agli affermati “top player” di sempre, sono ogni volta più numerose le realtà in partenza meno celebri capaci di primeggiare e di far centro. E sono sempre di più le sottozone di fresca emersione che propongono prodotti da prima linea assoluta.
L’esempio più lampante è quello del Cannonau, il vitigno bandiera, lontano ormai anni luce dal modello di vino alcolico e pesante della “vecchia” (e oggi non più fondata) reputazione, ed espresso ora attraverso una panoplia di interpretazioni di spiccata diversità (e di grandissimo interesse) a seconda delle zone di nascita e allevamento delle uve: dalla viticoltura di montagna della vocatissima comunità di Mamoiada (ormai quasi 40 i vignaioli che imbottigliano ed etichettano i loro vini) ad aerali altrettanto storici come Oliena (con il suo Nepente), Orgosolo, Dorgali (con la splendida Valle di Oddoene, ora toponimo utilizzabile in etichetta), l’Ogliastra, la Romangia, e perfino la Gallura, che mostra ultimamente di sapersi districare abilmente anche con le varietà a bacca rossa.
Di seguito l’elenco degli 8 vini che hanno ottenuto il massimo punteggio:
Vermentino di Gallura Superiore Antonella Collection 2020 – Pedres
Ruinas del Fondatore 2021 – Depperu
Vermentino di Sardegna Boese Vigna Truvaoese 2023 - Binza 'e su Re
Rosso Kantharu 2020 - Fulghesu Le Vigne
Mandrolisai Azzàra Domos de Pedra 2022 – Fradiles
Mandrolisai S'Òmine Creccherie 2022 - Cantina Pisu Luigi
Cannonau di Sardegna Ghirada Palagorrai 2021 – Mussennore
Cannonau di Sardegna Ghirada Elisi Sa 'e Antoni 2022 - Francesco Cadinu
La guida è consultabile al link https://vinodabere.it/guida-ai-migliori-vini-della-sardegna-2025-di-vinodabere-la-guida-completa/
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