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Villa Bogdano 1880: trent’anni di viticoltura biologica

Impegnata a Lison nella tutela di un patrimonio viticolo unico con ben 18 ettari di vigne storiche, è una delle prime cantine in Italia ad aver adottato la scelta green.

Da sempre impegnata nella tutela della biodiversità del luogo in cui è nata, Villa Bogdano 1880 si prepara a festeggiare quest’anno un anniversario particolarmente importante: i suoi primi trent’anni di conversione biologica.

Oggi più di ieri la coltivazione biologica rappresenta un grande valore aggiunto in termini di salvaguardia dell’ambiente e del territorio in cui viviamo – spiega l’amministratore ed enologo Lucio Tessari per questo tre decenni fa si trattava di una scelta innovativa e pionieristica. Questo approccio avaro nelle produzioni permette di ottenere vini sia autoctoni che internazionali di altissima qualità capaci di emozionare e raccontare in modo sincero questo territorio particolare, tra Veneto e Friuli”.

L’attenzione alla preservazione della natura dimostrata da Villa Bogdano 1880 non si ferma a un lavoro green in vigneto e in cantina, ma nel corso degli anni è stata impegnata anche nella valorizzazione e salvaguardia del bosco planiziale del XIII secolo presente nella proprietà. Certificata Natura 2000, principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità, questa foresta è un raro esempio di bosco di pianura e ricopre un’importanza fondamentale per il microclima dei vigneti circostanti.

La mission di recuperare e mantenere il patrimonio storico naturale è stata applicata anche in vigneto: la tenuta è stata, infatti, definita la capitale italiana delle vigne vecchie grazie ai suoi 18 ettari, in cui vengono custodite anche vigne autoctone ultracentenarie. Nel 2022 questa filosofia si concretizzata con l’adesione di Villa Bogdano 1880 alla Old Vine Conference, l’associazione internazionale con sede a Londra che ha la mission di promuovere e valorizzare i vini ottenuti da vigne storiche nel mondo inserendoli in una nuova categoria merceologica grazie a caratteristiche organolettiche uniche. Una scelta espressamente voluta dal titolare Domenico Veronese, per distinguere l’azienda a livello nazionale e internazionale nella valorizzazione delle vigne antiche.

Ma l’impegno va oltre: di recente è stata realizzata una food forest grazie alla collaborazione con AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica). Un’oasi di biodiversità di quasi mezzo ettaro che servirà non solo a sostenere gli insetti impollinatori e le varie specie di uccelli che frequentano l’azienda ma che servirà anche da casa a insetti benefici, naturali antagonisti dei patogeni della vite, utili nella lotta biologica.


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