In un contesto complicato, il 2023 segna un andamento positivo in una delle principali denominazioni toscane.
La DOC Maremma Toscana ha concluso l'anno 2023 con l’imbottigliamento che segna un +1,5 % rispetto allo scorso anno consolidando la sua posizione di Denominazione particolarmente dinamica nel panorama vinicolo nazionale nonostante l’annata molto complicata dal punto di vista dei mercati.
“Anche se i dati dell’imbottigliato non rappresentano i dati di vendita, il nostro piccolo incremento testimonia la costante crescita e l'impegno degli operatori del settore nella valorizzazione dei vini maremmani”, spiega Francesco Mazzei presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. “In uno scenario nazionale che vede il settore in flessione – con la stessa Toscana che cala circa del 7% - possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti seppur con qualche preoccupazione; la nostra è una Denominazione giovane che da qualche anno spicca per dinamicità, vi è molto interesse da parte dei consumatori in cerca di novità e questo credo giochi a nostro favore, oltre a produrre vino in uno dei territori più belli e incontaminati di tutto il Paese”
“È stata davvero un’annata complicata dal punto di vista dei mercati che hanno rallentato quasi ovunque; così come confermano gli ultimi dati dell’Osservatorio Economico del Consorzio che parlano di vendite in calo anche nell’ultimo trimestre dell’anno appena concluso” aggiunge Mazzei.
Per quanto riguarda l’imbottigliato 2023, andando nel dettaglio delle singole tipologie, è il Vermentino a registrare la performance migliore. “Il Vermentino arriva a toccare la cifra record di oltre 2.200.000 bottiglie, rappresentando il 32% del totale della DOC. Il Vermentino si conferma non solo come la tipologia più imbottigliata della Maremma Toscana ma registra anche il dato più alto di sempre, superando il 2022”, conferma Luca Pollini direttore del Consorzio.
Al secondo posto in termini di quantità troviamo la tipologia Rosso e Rosso Riserva. Un'ulteriore nota positiva è rappresentata dall'aumento del Ciliegiolo, seppur con quantità decisamente inferiori che consente a questo vino – che sta riscuotendo sempre più interesse – di posizionarsi al quarto posto tra le tipologie della DOC.
“La costante ricerca della qualità e l'impegno dei viticoltori del territorio posizionano la Maremma Toscana tra le destinazioni vinicole più attrattive soprattutto per chi presta attenzione all’enoturismo sostenibile: qui la viticoltura è infatti inserita in un contesto ambientale meraviglioso dove regna la biodiversità e dove vi è una pressoché totale assenza di industrie”, racconta Mazzei.
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