L’enologa e biologa Dora Marchi commenta le potenzialità di questo nuovo vino.
Ne avevamo già parlato a fine agosto: dalla vendemmia 2024 il Grignolino del Monferrato Casalese DOC può essere prodotto anche nella tipologia Metodo Classico Rosé. Leggi l'articolo.
Oggi l'enologa e biologa Dora Marchi, Direttore Tecnico e Responsabile del Laboratorio Controllo di Qualità del Centro di Ricerca Applicata all’Enologia Enosis Meraviglia dell’eno-scienziato Donato Lanati sottolinea le difficoltà di questa nuova produzione: "Dal vitigno alla vigna fino alla cantina, scelte e pratiche dovranno essere oculate e lungimiranti. Indispensabile, per un Metodo Classico di qualità, dedicare vigneti specifici, in termini di altitudine (le più elevate possibile) e di esposizione (meglio nord ed est). I vigneti per lo spumante vanno appositamente preparati. Sbagliato, produrre Metodo Classico con il raccolto di risulta e ricavato dal diradamento, piuttosto che tagliando le punte e selezionando i grappoli meno maturi. L’ideale, poi, così come accade per il Pinot Nero, sarebbe di individuare, tra i numerosi presenti, i cloni più adatti per produrre un’uva in grado di mantenere una buona acidità, con un pH che non superi i 3,20 e una gradazione alcolica bassa. Solo puntuali analisi su periodici campionamenti, specialmente di questi tempi interessati da importanti cambiamenti climatici, consentono di stabilire l’esatta epoca di raccolta. Non facile, poi, anche fare un mosto adeguato allo spumante, visto che il Grignolino ha pochi antociani e molti flavonoidi; è fondamentale il grado di pressatura per ottenere un buon bilanciamento tra colore e tannino”.
Circa le caratteristiche del Grignolino e la sua adattabilità al Metodo Classico l'enologa specifica: “Sicuramente un suo punto di forza è avere una buona acidità, mentre il punto debole potrebbe essere la tannicità spinta, che con le bollicine non va d’accordo; è dunque importante fare una pressatura molto soffice e accurata. Inoltre, le uve destinate a spumante vanno raccolte in cassetta, per garantirsi acini intonsi ed evitare ammostamento, quindi, troppo tannino”.
Di tutte queste e di altre considerazioni i vignaioli che intendono produrre un Metodo Classico Rosé da uve Grignolino dovranno tenere conto per riuscire a realizzare un prodotto di qualità.
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