L’espressione “infinocchiare” o “farsi infinocchiare”, nel significato di raggirare e ingannare, ha origini antiche e ha a che fare, guarda caso, con il vino.
Nel medioevo, infatti, nelle osterie romane, ma anche in altre zone come il Veneto e la Toscana, si utilizzava il finocchio come escamotage.
Il finocchio, sia la pianta selvatica che l’ortaggio addomesticato, è ricco di antiossidanti e ha grandi proprietà aromatiche e si pensò, a partire dal 1400 circa, di sfruttarle per coprire il cattivo sapore di un vino di scarsa qualità o addirittura andato a male.
Offrendo quindi al cliente del finocchio come antipasto, l’oste riusciva a ingannarne il palato facendogli percepire un cattivo vino come passabile, se non addirittura buono. Da questo trucco è nata così anche l’espressione figurata “infinocchiare”.
Quindi state attenti a offrire del finocchio come antipasto nelle vostre cene, salvo che non abbiate del vino infimo!
Comments