Il 25 ottobre 2024 al Castello di Grinzane Cavour in collegamento live con Londra e New York e in diretta online.
A cosa abbinare il Barolo e il Barbaresco? Probabilmente la risposta più semplice è uno dei tanti piatti che hanno fatto la fortuna delle Langhe. Sì, ma non solo. Il prossimo venerdì 25 ottobre, il Barolo e il Barbaresco verranno sì abbinati, ma a dei progetti benefici: torna Barolo en primeur con la quarta edizione della gara internazionale di solidarietà, che quest’anno mette all’asta 15 barrique di Barolo e 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco donate da oltre 80 produttori del Consorzio per sostenere progetti benefici in Italia e all’estero.
Battuta dal martelletto del direttore di Christie’s Italia Cristiano De Lorenzo, l’asta si terrà presso il Castello di Grinzane Cavour e in diretta con New York e Londra, da dove arriveranno le offerte americane e inglesi. La quindicesima barrique verrà battuta invece domenica 10 novembre durante l’Asta Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba in collegamento con Hong Kong.
Avviata nel 2021, l'iniziativa è realizzata da Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo con Fondazione CRC Donare ETS e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, nelle prime tre edizioni hanno raccolto oltre 2,37 milioni di Euro.
Questi fondi hanno e stanno finanziando lo sviluppo di ben 55 progetti sociali italiani ed esteri, andando a creare così un unicum nel panorama italiano della solidarietà. Tra le attività sostenute ci sono ospedali, fondazioni d’arte, cooperative sociali, enti per donne in difficoltà, progetti di integrazione, restauro di opere d’arte ed edifici storici e altro ancora.
Questo progetto di finanza sociale abbina la solidarietà al fattore d’investimento: le barrique associate ai lotti di beneficenza sono infatti frutto del lavoro del celebre enologo Donato Lanati, che le ha vinificate in maniera separata per dare a ognuna la propria personalità unica, frutto della parcellizzazione della vigna in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Al termine dei 38 mesi minimi di invecchiamento a decorrere dal 1º novembre dell'anno di produzione delle uve, come richiesto dal disciplinare di produzione del Consorzio, da ogni barrique si riceveranno 270 bottiglie di Barolo da consumare, da tenere per collezionismo, inserire nella carta di un ristorante o immettere nel mercato secondario. Un Barolo strettamente legato al luogo dove si tiene l’asta, il Castello di Grinzane, in quanto alle sue pendici nasce e cresce il nebbiolo di Vigna Gustava, che - dopo il necessario periodo di invecchiamento - diventerà il Barolo Gustava.
“Barolo en primeur si conferma un veicolo fondamentale per promuovere il nostro territorio e le sue tante eccellenze” commenta Mauro Gola, Presidente di Fondazione CRC. “Un’iniziativa unica nel panorama nazionale che, grazie al Barolo prodotto dalla Vigna Gustava e alla collaborazione sempre più forte con il territorio e con il mondo dei produttori, riesce a combinare solidarietà e valorizzazione”.
Insieme alle barrique, a Barolo en primeur sono protagonisti i 10 lotti comunali: più di 80 cantine del Consorzio hanno scelto di donare al progetto 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco. Le donazioni sono raccolte all’interno di lotto denominati con il cappello del Comune di provenienza, ognuno con una base d’asta differente in base alle quantità e ai vini proposti.
“80 cantine del Consorzio che hanno aderito a Barolo en primeur è un risultato straordinario che mostra lo spirito di squadra che vogliamo portare avanti” afferma Sergio Germano, presidente del Consorzio. “I lotti comunali rappresentano un enorme valore aggiunto, perché portano con sé la riconoscibilità di alcuni brand già famosi in tutto il mondo e al contempo rafforzano altri che meritano di essere valorizzati. Inoltre, la scelta di dare ai lotti il nome dei 12 Comuni di provenienza stringe ancora di più il profondo legame dell’asta con le Langhe: Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Barbaresco, Novello, Verduno, Treiso, Alba e Neive sono i luoghi dove tutti noi viviamo e lavoriamo e il fatto che questi nomi risuonino in un evento internazionale è anche un modo per far scoprire all’estero il valore delle differenze che ci rendono un territorio così ricco”.
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