Forse non sapremo mai se sia nato prima l’uovo o la gallina, ma per quanto riguarda il vino ci sentiamo di poter affermare che si tratti di una delle prime invenzioni dell’uomo.
Le testimonianze risalgono infatti alla preistoria.
Ma se proprio vogliamo fare dei nomi, pare che l’origine della viticoltura e della stessa parola “vino” si debbano ricercare nel Caucaso, precisamente in territorio armeno alle pendici del Monte Ararat.
Qui, secondo quando riportato dalla Bibbia (Genesi, 9:20), dopo la fine del Diluvio universale, Noè addomesticò la vite selvatica e produsse il primo vino, presentandosi poi ubriaco ai figli.
In realtà il mito ha trovato riscontri anche nelle più recenti indagini archeologiche condotte in Armenia (non a caso ribattezzata “patria dell’uva”), che hanno portato alla scoperta di una grotta risalente a prima del 4.000 a.C. con all’interno una serie di testimonianze e rudimentali attrezzature, da considerarla la prima cantina della storia.
Il vino lo troviamo poi presente anche nell’Antico Egitto e nei popoli mesopotamici, ma è sicuramente con i Greci che trova la definitiva consacrazione, tanto da avere una divinità dedicata, Dioniso, spesso citato nei componimenti di Omero ed Esopo come “Acratophorus”, cioè come donatore di vino non mescolato.
Sappiamo infatti che i greci miscelavano il vino con acqua o sciroppi dolci, perché puro era troppo forte.
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