Lo standard, il più avanzato e completo a livello internazionale, consentirà alle denominazioni del Consorzio di diventare le prime sostenibili italiane.
il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, dopo i successi di vendita ottenuti nel 2021, ha deciso di rafforzare il proprio impegno verso uno sviluppo sostenibile, affidando a Valoritalia l'incarico di certificare con il protocollo "Equalitas" la sostenibilità delle denominazioni tutelate.
L'iter di certificazione dovrebbe concludersi al più tardi entro il primo semestre 2022 e consentirà alle denominazioni Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Vinsanto di Montepulciano, di diventare le prime denominazioni sostenibili italiane.
"L'obiettivo che ci siamo posti - dichiara Andrea Rossi, presidente del Consorzio - è ambizioso quanto decisivo sul piano strategico, poiché significa modificare progressivamente il profilo produttivo e organizzativo delle imprese che aderiscono a questo progetto, che poi sono la quasi totalità di quelle che aderiscono al Consorzio. Da un lato, infatti, stiamo introducendo metodi e tecniche di produzione più rispettosi dell'ambiente e del paesaggio; dall'altro siamo impegnati, e lo saremo sempre più in futuro, a garantire un elevato standard di valori etici, sociali ed economici, che rafforzeranno la coesione tra le nostre imprese e tra queste e il territorio".
"La scelta del Consorzio di affidare a Valoritalia l'incarico di certificare le proprie denominazioni - aggiunge Francesco Liantonio, presidente di Valoritalia - costituisce per noi un grande attestato di fiducia. Nobile, Rosso e Vinsanto di Montepulciano saranno le prime denominazioni italiane a essere certificate, ma sono sicuro che a breve altri consorzi decideranno di seguire la stessa strada".
Nel 2021 il Consorzio ha visto crescere del 30% le vendite del vino Nobile per un ammontare complessivo pari a oltre 6,7 milioni di bottiglie. A queste si devono aggiungere 2,7 milioni di bottiglie di Rosso di Montepulciano e le circa 30 mila di Vinsanto, che portano il totale dei volumi delle tre denominazioni che fanno capo al Consorzio a oltre 9 milioni di bottiglie.
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